giovedì 29 ottobre 2009

cinque canzoni cinque per guidare fino al lavoro


Three Girl Rhumba: Wire

Lover: Devendra Banhart
Buddy Holly: Weezer
Pass the Hatchet, I Think I'm Goodkind: Yo La Tengo
80's Life: The Good The Bad and the Queen




lunedì 26 ottobre 2009

Amarsi il venerdì!

Una volta ho bestemmiato al microfono durante un concerto e ho fatto la figura dello scemo,più che altro perchè ho bestemmiato ripetute volte azionando il delay al mixer che avevo collegato al microfono solamente per azionare un delay che mi serviva per fare una canzone che facevamo all'epoca (circa il 2007),perchè quella canzone bisognava di un delay,l'ho detto all'americana!
Comunque quella volta abbiamo suonato davanti a circa sei persone (6) e stavamo suonando per cercare di promuovere un vinile che avevamo fatto con i Mosquitos e i Be-Hive e un altro gruppo che si è sciolto il giorno dopo che è uscito il vinile.Ho bestemmiato perchè ero ubriaco ma di solito bestemmio pure da sobrio,specialmente il pomeriggio tra le 16:00 e le 19:30!Quel vinile poi,alla fine,ha venduto circa 15 copie,un pò perchè ce ne siamo fregati di promuoverlo un pò perchè lo abbiamo promosso male,anzi...non lo abbiamo promosso per niente!
Comunque quel vinile contiene una canzone bellissima degli Shout che si chiama Il Giorno Perfetto (si,come quella di Lou Reed...oppure come quella di Gianluca Grignani),che poi non abbiamo suonato più dal vivo perchè siamo incapaci.
Ah...e non l'abbiamo suonata più dal vivo perchè fondamentalmente era una canzone che abbiamo un pò improvvisato in studio e poi non ci ricordavamo più le parti,e...già siamo incapaci!
E' una canzone vecchissima comunque,che abbiamo regisrato nel 2005 circa,mi ricordo che un attimo prima stavamo litigando di brutto e l'attimo dopo la stavamo registrando!
Ci avete fatto caso che io e la grammatica non andiamo d'accordo?
Che beffa!
Comunque bestemmiare al microfono è da scemi!
Anche scrivere post come questo è da scemi,ma in alternativa potete sempre visitare youporn!

sabato 24 ottobre 2009

Non Ho Paura...

Il dottore mi ha detto che per evitare la masturbazione compulsiva un ottimo rimedio è giocare con pothoshop,possibilmente ascoltando I'm Not Afraid Of You And I Will Beat Your Ass degli Yo La Tengo!
Un altro rimedio alla masturbazione compulsiva invece è la masturbazione compulsiva!

mercoledì 21 ottobre 2009

Nerds Attack lo vede così....

QUI

Quattro giovani ciociari alle prese con il loro debutto discografico. Passo importante, spesso decisivo, difficoltoso nel momento di racchiudere una lasso di tempo della propria vita musicale (lungo o corto che sia), in una inevitabile “custodia” in plastica con un determinato limite di minutaggio. Gli Shout costruiscono una sorta di album-storia (si esatto proprio un concept) sulla sopravvivenza casalinga, superando (forse) quel limite. Un inno alla misantropia. Dunque un manuale per (tentare) di non suicidarsi. “Un microfono dentro un frullatore in una stanza piena di vinili”. E’ così che sinteticamente spiegano il sound della loro proposta. Ma in quella frase c’è la verità di un lavoro sinceramente troppo “colmo”. Troppo saturo. Di influenze, citazioni, riferimenti, ritagli, campionamenti, tutto frullato, appunto, e spalmato lungo dodici tracce. Una evidente prolissità che sposa una certa ostentazione nel voler dimostrare la propria cultura onnivora. Inutile, perchè i numeri da grande “squadra” gli Shout ce l’hanno eccome. A partire dai testi verbosi, ricchi e dissacranti. Trasversalità a doppio senso che tange l’hard rock, il rock’n'roll (dagli Stones ai BJM/Dandy Warhols), il pop sessanta, gli Afterhours, l’alternative corrosivo nirvaneggiante, un certo cantautorato (poco gentile) e litanie ossessive. Un difetto comune agli esordi. Ma sono dettagli che nulla tolgono alla nonchalance con la quale i quattro laziali sembrano muoversi all’interno del loro mondo “polveroso” e pieno di “fruscii”. Attesi da una futura prova, che sappia compendiare e puntare dritto al cuore. [***]

Vuoi il Manuale per non suicidarsi? Scaricalo. Decidi tu quanto pagare. Anche zero. Maledetto!

<a href="http://shout.bandcamp.com/album/manuale-per-non-suicidarsi">Cloro nel naso by Shout</a>

Si parla di Manuale Per Non Suicidarsi...

...su Junkiepop

A CHI SERVONO GLI ANNI ZERO?

Poco più di un anno fa eravamo qui a sbracciarci e strapparci il cuore, io almeno, per il disco dei Dadamatto. Sembrava una meteora una di quelle 2-3 cose che passano ogni cinque o sei anni e rendono chiara l’idea che gli anni 90 sono stati un passaggio verso qualche cosa e non verso il nulla.
Il Teatro degli Orrori rientrano nella stessa categoria.
Gli Shout anche.
Manuale per non suicidarsi, uscito per 42records, titolo che già di suo ha una matrice quasi letteraria, quasi Wallace-iana è un piccolo e prezioso breviario di generi, un milkshake con dentro stoner, surf, pop deviato, revisionismi rock cantautorali, punk cabaret e tinteggiature noise.
Ingredienti che dietro a una dose massiccia di ascolti, studi, vita di tutti i giorni, illusioni e disillusioni sono stati vomitati di getto in un cd di 12 tracce, accattivante e cattivo nel suo sminuzzare melodie, nel toglierti di bocca il ritornello che stavi per cantare e reimpostare la cosa nel rock di matrice Butthole Surfers e/o Queens of the stone age, a cui si sovreppongono testi che vanno dal nichilismo ad un realismo manipolato da psicofarmaci.
C’è tutto nel disco degli Shout, tutto quello che potevate pensare fosse rimasto chiuso nei vostri anni 90 e che viene lucidato impastoiato con il senso di inquietudine del nuovo decennio.
Un disco che sembra strillare “vaffanculo voi e gli anni zero, io voglio campare, in qualche modo”.
Ci sentiamo tutti un pochino meno soli.
Davvero

martedì 13 ottobre 2009

Nausea Moderna

L'autore del video si chiama Gianluigi Serra,è un nostro carissimo amico che sta vicino Cagliari.Che dio lo abbia in gloria per il resto dei secoli!



lunedì 12 ottobre 2009

L'entusiasmo è una perdita di tempo!

Salve a tutti,noi siamo gli Shout!
Una band inutile per taluni,una band interessante per tal'atri.Dal canto nostro l'unico motivo che ci spinge a suonare deriva dalla passione che abbiamo per la musica da quando,ancor fanciulli,ascoltavamo le porcherie che ci propinavano alla radio,ancor prima di scoprire l'esistenza di Elvis Presley!
Strana cosa scoprire prima il dj Molella e dopo Elvis...
Un altro buon motivo che ci spinge a suonare potrebbero essere le sovvenzioni statali che...ah già,non siamo in Norvegia!
...
Poi a un certo punto delle nostre noiose vite di provincia abbiamo deciso di mettere su una band,aprire un mutuo e registrare un disco.Nel frattempo sono successe cose,abbiamo incontrato persone...e quel disco viene pubblicato dalla 42 records.
Per il resto,citando Dorys Day:the future's not ours to see...que sera sera!
...
Stupido romanticismo!
Quello che vedete qui sotto è la testimonianza video delle registrazioni di quel disco,cazzate comprese.
Enjoy